Valeria e Giulia non hanno nulla in comune. Valeria è una ragazza semplice cresciuta nelle campagne siciliane a cui il destino ha spazzato via all'improvviso ogni speranza di una vita migliore. Giulia è una trentenne dal temperamento arrogante, nata in una famiglia agiata e con un passato da dimenticare.
Questi due mondi, così distanti, si incontreranno a bordo di un vecchio furgone Volkswagen una calda mattina di maggio del 1988. Un viaggio attraverso l'Italia da Marsala fino a al primo Salone del Libro, a Torino, in cui dovranno affrontare molti imprevisti e gli spettri del loro passato.
La trama è davvero originale: la ragazza parte dal profondo sud, dalle sue campagne da coltivare e dai frutti da vendere al mercato attraversando un'Italia spesso snob, ma fatta anche di persone disposte a credere in lei, a darle una mano perché il suo sogno si realizzi. Ecco questo un po', a mio modestissimo avviso, racchiude quel che lo scrittore incarna per le persone comuni: Il sognatore! Colui che non si arrende alla vita per quello che è, che sfugge al destino,alla routine, che crede, spera, prova ed è per questo che spesso affascina e viene aiutato e sostenuto da un'umanità che grazie a quel sognatore ancora spera!
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